Dopo l'approvazione, nello scorso luglio, della leggina con la quale il consiglio regionale ha definito lo stanziamento di cinquantamila euro per i comuni di Pescia e Uzzano per la situazione derivante dalla chiusura del ponte degli Alberghi, oltre che per la zona dell'Abetone Cutigliano per una chiusura analoga del ponte del Mandrini, è arrivata ora la definizione del bando per l'accesso a questi fondi.
Una procedura abbastanza complicata, che stabilisce i criteri per la presentazione delle domande che confluiranno nell'ambito di Sviluppo Toscana che provvederà materialmente a dare i contributi a chi sarà ammesso alle graduatorie.
Per presentare la domanda c'è tempo fino al 31 ottobre, inviando una pec all'indirizzo mail comune.pescia@legalmail.it , poi il Comune dovrà inoltrare a Sviluppo Toscana le domande ricevute entro 10 giorni dalla scadenza del termine. Vista la complessità della procedura, l'amministrazione comunale, che rimane comunque a disposizione con i propri uffici, invita le aziende e i soggetti interessati a presentare la richiesta di rivolgersi a professionisti del settore dei commercialisti o delle associazioni di categoria per evitare problemi. Sviluppo Toscana ha messo a disposizione di tutti un indirizzo di posta elettronica oe45@sviluppo.toscana.it cui rivolgersi per chiedere informazioni.
Sono 24 le strade le cui attività rientrano nel bando per la richiesta di contributi, i codici ateco ammessi sono quelli commerciali sezione G (commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motoveicoli) e sezione I (attività dei servizi di alloggio e ristorazione) e manufatturieri sezione C (attività manufatturiere). Oltre a questo vengono richiesti una serie di parametri economico- finanziari molto particolareggiati.
"Se da una parte siamo soddisfatti di vedere concludere questo lungo iter- dichiarano il sindaco di Pescia Oreste Giurlani e l'assessore allo sviluppo economico Annalena Gliori che hanno particolarmente seguito la vicenda- rimaniamo un po' interdetti per la strada scelta dalla regione Toscana di avocare a se la procedura, quando, a nostro avviso, sarebbe stato meglio delegare ai comuni che conoscono meglio e nel dettaglio le varie situazioni per averle seguite passo dopo passo nella loro evoluzione. Comunque sia l'importante è che chi ha subito danni dalla prolungata chiusura del ponte degli Alberghi abbia il giusto riconoscimento delle mancate entrate e possa averne adeguato ristoro. E' il motivo per il quale ci siamo battuti dall'inizio e di questo siamo soddisfatti. Forse era meglio snellire la parte finale della procedura, ma ormai è andata così".