Come tutti i sindaci, il primo cittadino di Pescia Oreste Giurlani è sul piede di guerra per la circolare interpretativa del ministero dell'Interno che in pratica stabilisce la competenza comunale su eventuali provvedimenti restrittivi, lasciando al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza il compito di predisporre la presenza delle forze dell'ordine una volta emanata l'ordinanza che ne individua tempi e luoghi.
"Anch'io, come tutti gli altri sindaci- dice Giurlani- sono fortemente contrariato da questa incombenza che ci obbliga a interpretare un ruolo e delle competenze che a mio avviso spettano ad altri, oltretutto in totale assenza di strumenti e mezzi. Comunque sia, la nostra attenzione è rimasta sempre alta fino dal 25 febbraio scorso, quando abbiamo aperto il centro operativo comunale di protezione civile senza mai chiuderlo. I 129 contagiati, in una realtà che ogni giorno vede arrivare ad esempio ben 6500 studenti, sono un numero che ci fa comprendere come i pesciatini e il sistema che abbiamo creato hanno retto".
"Comunque sia, ad oggi- conclude il sindaco di Pescia-, non si vedono all'orizzonte particolari necessità di ulteriori provvedimenti restrittivi. Abbiamo fatto per primi l'ordinanza che obbligava l'uso continuo e ovunque delle mascherine, controlliamo che le norme di sicurezza siano rispettate, quindi non crediamo che siano necessarie, al momento, chiusure o coprifuoco vari. Teniamo alta la guardia, ma abbiamo fiducia nella coscienza civile dei nostri cittadini".