Tempo di percorrenza:
Lunghezza percorso Km. 30, 8 ore a piedi, 3 ore e mezza in bici
I tempi di percorrenza si riferiscono ad escursioni di media capacità e non comprende soste lunghe.
L'accesso all'itinerario è rigorosamente vietato a mezzi motorizzati.
Descriviamo il percorso partendo da Pescia, dalla Passerella Sforzini, vicino alla quale sono disponibili vari parcheggi. Si scende sul lungo fiume in sinistra, già qui sono osservabili germani reali e varie altre specie di anatre stanziali. Il terreno è erboso, si passa sotto il Ponte Europa, poi sotto il Ponte del Marchi, si prosegue su un selciato sassoso, dopo una mezz'ora a piedi dal punto di partenza si raggiunge il Ponte della Ferrovia per poi attraversare la Passerella Furicaia sopra l'omonimo torrente che si immette nel Pescia di Pescia. Si continua sull'argine, seguendo le anse del fiume, sulla destra possiamo osservare la collina di Montecarlo, famoso per il buon vino bianco, dove spicca il campanile del paese. Sulla sinistra si estendono verso ovest le colline terrazzate a oliveti dove si trovano i borghi medievali della Valdinievole: Uzzano, La Costa, Buggiano, Colle, Cozzile, Stignano, Massa e Montecatini Alto. In lontananza, ad ovest, è ben riconoscibile, per le tracce della grande cava, la collina dominata da Monsummano Alto e oltre, sulla destra, più in basso, Montevettolini. Nella pianura sottostante, sono adagiate Montecatini Terme e Monsummano Terme, famose per le acque terapeutiche.
Di fronte si apre la vallata, caratterizzata dal luccichio delle serre, testimoni della tradizionale produzione florovivaistica della zona; oltre, quasi a perdita d'occhio, si estende, delimitato ad est dalle colline delle Cerbaie, il grande bacino del Padule di Fucecchio.
Il percorso prosegue, con qualche attraversamento di strade comunali e provinciali, sempre segnalato dai cartelli e favorito dalle strisce pedonali. Dopo circa un'ora e mezzo dal punto di partenza, si attraversa il Ponte Severini, poi il Ponte Uzzanese, poi il Ponte Camporcioni, dove si consiglia di prestare particolare attenzione per il traffico di automezzi sulla via Camporcioni. In questo tratto è molto probabile incontrare le nutrie, che nuotano abilmente nel fiume.
Proseguendo sull'argine erboso, si continua a costeggiare il Pescia di Pescia fino a raggiungere, dopo circa due ore e mezzo di cammino, l'abitato di Ponte Buggianese, dove lasciamo l'argine per scendere in via Garibaldi e percorrerla fino alla piazza del Santuario; qui sono aperti, anche di domenica, esercizi che offrono spremute di agrumi, frutta fresca, gelati artigianali e qualunque altra cosa abbiate dimenticato di mettere nel vostro zaino. Avendo disponibilità di tempo, consigliamo anche una visita al Santuario della Madonna del Buon Consiglio affrescato da Pietro Annigoni che è proprio nella piazza. Guardando il Santuario, si prosegue nella viuzza sulla destra, via Giusti e, seguendo i cartelli, attraversiamo la via Puccini, dove ci sono le strisce pedonali ma consigliamo di prestare particolare attenzione al traffico, passiamo il Ponte della Vittoria e riprendiamo l'argine in destra.
La vista si perde, a sinistra, fino alle colline lontane dove vediamo Montecatini Alto e, più avanti, in basso, Serravalle, e poi il colle di Monsummano Alto, contraddistinto dalle ex cave di ghiaia. Si prosegue fino al Ponte alla Guardia, sulla sinistra del fiume si susseguono una serie di vivai, sulla destra campi coltivati e qualche casa colonica, sullo sfondo le colline delle Cerbaie e i monti Pisani, dove spicca il monte Serra, riconoscibile per le altissime antenne che svettano nel cielo. Raggiungiamo il Ponte di Mingo, ammiriamo le pioppete che interrompono la linea pianeggiante del bacino, si attraversa la via Gentile e si prosegue sull'argine fino al Ponte Galligani, dove giungiamo dopo circa un'ora di cammino da Ponte Buggianese: seguendo i cartelli, si gira a sinistra in una strada asfaltata, via Giatta, lasciando l'argine per percorrere un anello che conduce alla Riserva Naturale della Monaca - Righetti. Dopo circa 200 metri lasciamo via Giatta, che curva a sinistra, e proseguiamo a dritto entrando in via Prato Grande, sulla destra vediamo il monumento ai caduti dell'eccidio commesso dai tedeschi nel '44. La strada, all'inizio asfaltata, poi inghiaiata quando curva a sinistra, costeggia, sulla destra, una splendida struttura industriale in mattoni, è la ex Tabaccaia del Prato Grande, testimonianza di un'attività fiorente nel passato. (Il Padule è ricco di sigaraie e tabaccaie dimesse).
Continuando la strada inghiaiata, dopo quattro ore di cammino da Pescia e un'ora e mezzo da Ponte Buggianese, vediamo sulla destra il Grande Lago e un'immensa pioppeta, mentre a destra si estende, oltre il Fosso del Vescovo, in tutto il suo splendore, la Riserva Naturale della Monaca - Righetti, dove sono osservabili moltissime specie di uccelli di grande interesse.
Proseguiamo la strada inghiaiata, a sinistra superiamo altre lapidi in ricordo delle vittime dell'eccidio del Palude, dopodiché si superano estesi campi coltivati, mentre in destra la strada è costeggiata dal Fosso del Vescovo. Si supera via Giardino fino a raggiungere il Ponte alle Ragnaie che lasciamo sulla destra per curvare a sinistra in via Ragnaia, poi a sinistra in via della Prata e subito a destra in via Fattoria e in via Ponte alla Guardia fino a concludere l'anello e ritornare sull'argine del Pescia di Pescia a Ponte alla Guardia, dove riprendiamo il cammino all'indietro percorrendo l'argine in sinistra fino a Ponte Buggianese, Chiesina Uzzanese e Pescia. Avendo tempo, dal Ponte alle Ragnaie, sono raggiungibili vendite dirette di formaggio tipico della zona.