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Pescia, arrivano le borse ridotte per i bambini che fanno in via sperimentale il Senza Zaino nelle scuole di Valchiusa e Alberghi .

La consegna del sindaco Oreste Giurlani e dell'assessore Fiorella Grossi

 
 

Babbo Natale in anticipo per i giovani studenti delle classi 1F degli Alberghi e la 4A di Valchiusa a Pescia. Sono state consegnate a ognuno di loro, direttamente dal sindaco di Pescia Oreste Giurlani, dall'assessore alla pubblica istruzione Fiorella Grossi e dalla preside Antonella Gesuele, borse di ridotte dimensioni, se confrontate con gli zaini stile escursionisti montani che solitamente vediamo sulle spalle degli studenti di ogni ordine e grado.

Il dono, personalizzato con il nome dei piccoli studenti, è stato fatto per evidenziare l'appartenenza di questi studenti a un progetto didattico molto avanzato, che riduce molto il carico di lavoro a casa e, quindi, il trasporto di chili di libri avanti e indietro. L'adesione dell'istituto comprensivo "Libero Andreotti" risale allo scorso settembre, in forma sperimentale, per lo sfortunato  anno scolastico 2020/2021 in corso, alla rete nazionale "Scuola senza Zaino".

Il progetto pesciatino ha registrato subito l'adesione e la condivisione del comune di Pescia attraverso l'assessorato alla pubblica istruzione e lo stesso assessore Fiorella Grossi e il sindaco Oreste Giurlani, che hanno provveduto a stanziare una cifra, 9300 euro, per sviluppare questa nuova attività.

"Questo piccolo dono, con tanto di nome e di indicazione del progetto, ha il duplice valore del riconoscimento ai ragazzi che hanno aderito di una diversa impostazione della loro attività scolastica ma anche della promozione verso gli altri e le loro famiglie, visto che gli studenti saranno ben visibili e molto diversi dagli altri- hanno detto Giurlani e Grossi durante la breve cerimonia di consegna, nella piena osservanza delle normative anticovid-. In questo anno tribolato dal punto di vista didattico, guardiamo con grande interesse a questa innovazione, che potrebbe tracciare la linea per il futuro della scuola italiana".

L'applicazione della novità, per la quale sono stati realizzati  corsi  di formazione per i docenti coinvolti, pur nelle difficoltà indotte dalla crisi pandemica che ha colpito il nostro paese, prevede l'attivazione di due classi "Senza Zaino" nella scuola primaria, una nel plesso Alberghi ed una nel plesso Valchiusa.

In tempi normali, l'aula tradizionale è organizzata di solito con l'impiego di banchi disposti in file allineate e la presenza della cattedra, dietro la quale il docente esegue tutte le azioni caratterizzanti una relazione di insegnamento frontale, con la lavagna di fianco alla cattedra, un armadio fissato alle pareti del locale per contenere qualche oggetto e qualche libro. Lo spazio è costituito da una sola grande area di lavoro.

Con questo progetto, si rinnova la didattica, completando tutto il lavoro nella fase scolastica e ripensando gli spazi scolastici, sviluppando quattro dimensioni: il valore pedagogico dell'ambiente come soggetto che partecipa al progetto educativo; la vivibilità, il senso estetico, il comfort; la sicurezza, il benessere, la salute; l'ecologia e il rispetto dell'ambiente.

Il modello Scuola senza Zaino, in particolare nell'aula, prevede l'organizzazione dello spazio orizzontale con l'individuazione di aree distinte (tavoli, agorà, postazioni per i mini laboratori) che rendono possibile diversificare il lavoro scolastico, consentendo più attività in contemporanea, favorendo, in questo modo, lo sviluppo delle autonomie, l'esercizio della capacità di scelta, in una molteplicità di pratiche condivise di gestione della classe.

 

 
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