Come aveva invitato a fare il presidente dell'Anci nazionale Antonio De Caro, anche il comune di Pescia, in concomitanza con l'arrivo a Bergamo del presidente del consiglio dei ministri, alle ore 11, ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime nazionali del coronavirus.
Questo momento ha preceduto la commemorazione consueta con la quale il sindaco facente funzioni di Pescia Guja Guidi e il vescovo di Pescia Roberto Filippini hanno ricordato, come sempre succede a Pescia, le vittime della malattia, che sono diventate 31 dall'inizio della pandemia e per le quali è intenzione dell'amministrazione comunale individuare e dedicare loro anche uno spazio pubblico.
"Nelle prossime ore, il parlamento italiano istituirà, con legge, la giornata nazionale per conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia- ha dichiarato Guja Guidi- e quindi abbiamo ritenuto giusto aderire a questa iniziativa dell'ANCI. Da parte nostra abbiamo sempre commemorato i deceduti pesciatini per il covid-19. Una scelta che parte dalla ferma convinzione che ogni morte è una perdita per la comunità, senza distinzione alcuna, ma che per queste persone la situazione è molto diversa. Il fatto di dedicare un ricordo particolare alle persone scomparse per il coronavirus deriva dalla constatazione che, per la modalità dei protocolli sanitari, queste persone muoiono da sole, senza l'affetto dei loro cari e anche il funerale ha delle restrizioni molto rilevanti che di fatto le privano del calore umano che viene normalmente riservato ai defunti in queste occasioni".