Per mettere in evidenza l'aspetto ciclico di certe situazioni che ci riguardano, l'amministrazione comunale ha voluto aderire all'iniziativa che vuole celebrare il Capodanno Toscano e mettere in evidenza le specificità storico-artistiche pesciatine.
Per fare questo arriva il progetto "Il Capodanno Toscano a Pescia, fra Annunciazioni e Pandemie" che raccoglierà in due incontri online i migliori studiosi e rappresentanti della storia passata, con suggestive implicazioni contemporanee e artistiche.
"C'è un filo sottile che riannoda il tempo e la storia e la ripropone in maniera ciclica come per raccontare nell'epoca contemporanea che tutto ha un valore e che siamo la somma culturale del nostro passato- dice Guja Guidi, sindaco facente funzioni e assessore alla cultura del comune di Pescia-. Pescia ne fa parte e per questo abbiamo aderito all'iniziativa regionale, facendo la nostra parte con due seminari online che interesseranno molti cittadini per il livello con il quale verranno trattati questi temi, con la preziosa presenza del vescovo Roberto Filippini. Grazie a questa modalità, resterà una traccia sempre disponibile per studiosi e interessati a questi argomenti storico-artistici. Un progetto che valorizza sempre di più la collaborazione con l'associazione Città dei Presepi con la quale stiamo creando una rete di eventi sempre più rilevanti e che abbracciano tutto l'arco dell'anno".
A Pescia la popolazione, a dimostrazione dell'attaccamento verso l'Annunciazione, il primo giorno dell'Anno, decise di costruire un edificio sacro dedicato all'Annunziata. I lavori iniziarono nel 1599 e sicuramente in tutto questo l'introduzione del Capodanno Toscano ebbe la sua importanza. Nel 1631 l'epidemia colpì la città e la peste provocò numerosi morti. Anche i lavori alla chiesa dell'Annunziata dovettero essere interrotti. Saranno ripresi alcuni anni dopo. Per chiedere la liberazione dalla pandemia il Consiglio Generale deliberò in voto di erigere alla Madonna un altare marmoreo.
L'architetto Antonio Maria Ferri realizzò il progetto e nel 1713 il voto fu sciolto e l'edificio anche ampliato. All'interno della chiesa si trovano a memoria di quei fatti, una tela seicentesca raffigurante San Carlo Borromeo che comunica gli appestati di Baldassarre Franceschini detto il Volterrano, e sopra l'altare maggiore, si trova la Vergine che arresta la pestilenza a Pescia di Carlo Sacconi (1713).
La recente inaugurazione nel novembre 2020, proprio nel pieno della seconda ondata della pandemia covid-19, del Museo comunale della Città di Pescia e l'adesione al progetto del direttore Eike Schmidt degli "Uffizi diffusi" ha portato in città una nuova Annunciazione: quella realizzata da Neri di Bicci e raffigurante L'Annunciazione tra Sant'Apollonia e San Luca Evangelista. Il progetto vuole partire, per raccontare il Capodanno Toscano, da queste storie: la pandemia ieri e oggi, l'Annunciazione di Neri di Bicci e la chiesa dell'Annunziata.
Per questo saranno realizzate due iniziative in modalità webinar diretta streaming live, con la collaborazione dell'Officina delle Arti e dell'Associazione nazionale Città dei Presepi, l'associazione Terre dei Presepi e l' Unione Cattolica artisti italiani per valorizzare e raccontare queste due storie e al tempo stesso avviare una ricerca/censimento delle raffigurazioni delle immagine delle Annunciazione sul territorio pesciatino.
Il primo webinar , quello di venerdì 26 marzo, ore 21, pagina facebook Città di Pescia, avrà il proprio focus sulla chiesa dell'Annunziata, la peste e il Capodanno Toscano e saranno invitati a partecipare esponenti del mondo storico ed artistico insieme alle autorità civili e religiose. Nell'occasione sarà effettuata una lettura delle opere d'arte contenute nella chiesa dell'Annunziata, con una puntata alla pieve di Castelvecchio, perché questo progetto punta alla valorizzazione di tutto il territorio e quindi anche della Svizzera Pesciatina.
Il secondo webinar , lunedì 29 marzo 2021, sempre ore 21 e ancora sulla pagina facebook Città di Pescia, vuole essere una lettura critica dell'Annunciazione di Neri di Bicci a cui parteciperanno, in diretta dal Museo Comunale esponenti del mondo artistico, insieme alle autorità
civili comunali e regionali e religiose.
La ricerca iconografica sul territorio pesciatino sarà invece realizzata attraverso una documentazione video e fotografica anche degli ambienti che lo contengono, in modo da mettere a regime il patrimonio artistico tematico e mettere le basi per proporre nei prossimi mesi un itinerario alla scoperta delle Annunciazioni.
Ulteriori informazioni posso essere reperite nella sezione news dedicata al Dantedì sul sito istituzionale www.comune.pescia.pt.it.