Approvato il bilancio preventivo 2021 del comune di Pescia: maggiori investimenti, più tagli alla spesa, invariata la pressione fiscale, più equità sociale.
Dopo la discussione in consiglio comunale, nella serata di mercoledì, è stato approvato il bilancio preventivo 2021 del comune di Pescia. L'amministrazione ha deciso di approvare subito il bilancio preventivo 2021 anche se il governo Draghi aveva prorogato i termini dato che tutto era pronto e c'è la necessità di rendere operativo il bilancio per i molti interventi da fare sul territorio.
Insieme al bilancio preventivo, come prevede la legge, sono stati approvati il piano triennale delle opere pubbliche, il documento unico di programmazione economica e finanziaria. Con esso vengono posti al centro dell'azione amministrativa e della programmazione finanziaria alcuni concetti fondamentali per l'ente :
* vengono mantenuti e salvaguardati i principali servizi, specialmente in ambito sociale ;
* le tasse non aumentano e in molti casi vengono rimodulate;
* le tariffe sociali vengono congelate, unitamente a una riorganizzazione del sistema di welfare locale;
* viene attuata una forte spending rewiev, specialmente per quanto riguarda le spese di funzionamento dell'ente;
* si prevede il potenziamento della digitalizzazione, dell'informatizzazione e della comunicazione on-line e non solo verso il cittadino;
* vengono mantenuti e sviluppati gli investimenti sul territorio;
* l'addizionale IRPES rimane uguale al 2020, ed è ferma dal 2015, con la conferma di altre agevolazioni e esenzioni.
* Anche le aliquote IMU rimangono invariate dal 2020, quando c'era già stato l'annullamento della TASI;
* La Tari rimane sostanzialmente invariata rispetto al 2020, in attesa che l'ATO trasmetta il suo nuovo piano finanziario;
* Tutta la spesa sociale è stata confermata e anzi rafforzata, l'insieme degli interventi valgono oggi oltre 1 milione di euro, il che denota che nell'ultimo biennio c'è stata una progressione di interventi verso tutte le categorie sociali.
Con il piano annuale e triennale delle opere pubbliche si vanno a prevedere una serie di lavori di rilevanza strategica per la città, in continuità con le priorità da sempre indicate da questa amministrazione comunale : il territorio, il sistema scolastico, il patrimonio comunale, con una previsione di investimenti che supera abbondantemente i 5 milioni di euro nel triennio, a cui vanno aggiunti i cosiddetti investimenti sotto i centomila euro, interventi tipo quelli, tanto per fare degli esempi, realizzati alla Baracchina di piazza XX Settembre e in via Forti, ovvero marciapiedi, aree verdi, parchi, barriere architettoniche, illuminazione e via dicendo, da distribuire su tutto il territorio comunale.
Tutti questi lavori andranno a incrementare una mole di investimenti già iniziati nel 2019 e 2020, andando a superare di molto i 10 milioni di euro di risorse attivate, delle quali grande parte destinate agli edifici scolastiche.
A questo riguardo ha meravigliato che una parte dei consiglieri abbia giudicato negativamente il fatto che molti di questi soldi utilizzati provengano dall'esterno, quindi non dalle casse dell'ente. Quello che non si capisce, infatti, che la capacità di reperire fondi all'esterno, tramite relazioni e una progettualità rapida e efficace, venga considerato ovunque un grande merito degli amministratori che riescono a farlo, tranne che per qualcuno che siede in consiglio comunale a Pescia. Una grande virtù, che spesso divide i buoni amministratori da quelli in grado di gestire l'ordinario, che non è del tutto apprezzata.
Insieme alla capacità di intercettare investimenti e fondi al di fuori dell'ente c'è poi un lavoro complesso di revisione, efficientamento, spending rewiev della spesa dell'ente comunale per rispondere alle richieste della Corte dei Conti di riformulare il piano di rientro, che per il comune ha significato l'impegno di ben 1,8 milioni di euro nel triennio 2021-2023, obiettivo portato a termine anche grazie al lavoro certosino, puntuale ed efficace degli uffici competenti e il contributo del collegio dei revisori dei conti.