Alla fine della proiezione i ragazzi delle seconde medie dell’istituto comprensivo Libero Andreotti di Valchiusa hanno applaudito convinti per alcuni minuti, così come il sindaco facente funzioni Guja Guidi e le poche altre persone presenti, per motivi di protocolli anticovid.
Del resto, che Glassboy fosse un vero capolavoro, lo si è capito dalla accoglienza ha avuto fra i critici e nel mondo cinematografico, compresa la nomination al David di Donatello e tanti riconoscimenti già ottenuti da Samuele Rossi, pesciatino, che ne è l’autore e il regista.
La storia è tratta dal libro “Il bambino di vetro” di Fabrizio Silei, altro pesciatino che ha ottenuto a sua volta grandi consensi e per due volte il prestigioso premio Andersen, riservato alla letteratura per ragazzi.
A presentare il film, che per la pandemia è ancora stato visto nelle sale pochissime volte, a dispetto della sua qualità, lo stesso Samuele Rossi che con parole semplici, dopo la presentazione di Guja Guidi che ne ha ricordato percorso e meriti, ha spiegato l’idea iniziale, ringraziando poi la stessa Guidi, l’amministrazione comunale ma in generale tutto il territorio che gli è sempre stato vicino nelle varie tappe che hanno scandito la sua giovane e brillante carriera.
Dopo la proiezione Rossi e Silei, che sono stati premiati dall’amministrazione comunale con un ricordo di questa splendida mattinata, hanno risposto alle domande dei ragazzi, veramente interessati e curiosi.
“Una bella iniziativa che ha dimostrato ai ragazzi come anche partendo da Pescia si possono conquistare ruoli e avere opportunità di grande rilievo, per chi ha talento e voglia di impegnarsi- ha detto alla fine Guja Guidi-. Il film è splendido, denso di significato, Silei e Rossi sono stati perfetti nell’interlocuzione con i ragazzi, che hanno sicuramente tratto grande insegnamento dal contesto e dalle loro parole. Un ringraziamento anche a Alfea Cinematografica e al giornalista Antonio Capellupo che ha moderato il dibattito. Speriamo di poter fare vedere Glassboy a tutti i pesciatini, che devono sentirsi orgogliosi del risultato del lungometraggio e del lavoro dei due artisti del nostro territorio”.