Sono quasi terminati i lavori del primo lotto al padiglione est del cimitero monumentale di Pescia e quindi a breve il comune di Pescia potrà riaprirlo completamente. Si è trattato di un restauro importante, come si può vedere dalle immagini, andato ben oltre alla semplice messa in sicurezza per garantire un recupero di qualità di una struttura tutelata dalla Sovrintendenza.
Si è trattato di un primo lotto per 250.000 euro di intervento, adesso si lavora per il progetto esecutivo del secondo lotto, il cui intervento più rilevante sarà la completa sostituzione del tetto, che intanto è stato messo in sicurezza con un lavoro che ha sostituito, a seguito delle prescrizione della stessa Sovrintendenza, tutta la struttura portante dello stesso, con la collocazione di un tetto provvisorio.
Il cimitero centrale è stato poi interessato da altri importanti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, per un totale di altri circa 100mila euro.
Contemporaneamente sono stati costruiti 33 nuovi loculi, cui vanno aggiunti, per fare un quadro complessivo ed esaustivo dei lavori fatti al cimitero : i già citati 250mila euro che sono serviti per il lato est della parte monumentale, per il ripristino e il restauro conservativo della copertura, 25mila euro sono state necessari per la manutenzione straordinaria urgente della copertura e la messa in sicurezza degli intonaci del lato ovest della parte monumentale e 34mila euro è la cifra che è stata investita nell’immobile del settore C per eliminare le infiltrazioni e mettere in sicurezza gli intonaci, insieme a un intervento di messa in sicurezza della copertura e di eliminazione delle infiltrazione delle acque meteoriche nella Chiesa.
“In attesa di perfezionare il progetto esecutivo del secondo lotto dei lavori- commenta l’assessore ai lavori pubblici del comune di Pescia Aldo Morelli- possiamo affermare con certezza che gli impegni presi con i cittadini sono stati assolutamente rispettati. Non ci fermiamo qui e al termine dei lavori la riqualificazione di una struttura così importante sarà molto evidente. Lo dobbiamo al grande rispetto che abbiamo per chi non c’è più e per i loro familiari, che hanno diritto alla massima dignità”.