Sono circa 750 i cittadini di Pescia che hanno presentato domanda dal 2019 per il reddito di cittadinanza. Per impiegare quelli di loro che lo hanno effettivamente ottenuto, in attività che siano utili alla collettività, per un massimo di 16 ore settimanali, l’amministrazione comunale ha messo a punto ben 20 progetti che li coinvolgano come previsto dalle normative vigenti, riprese anche dai vari decreti ministeriali emanati anche in questa fase pandemica.
La possibilità dei Puc, acronimo dei Progetti Utili alla Collettività, nasce dalla convenzione stipulata fra l’ente comunale e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali per la piattaforma denominata “Gepi”, che coinvolge il comune di Pescia nei controlli anagrafici di residenza e soggiorno dei beneficiari del provvedimento finanziario e la Società della Salute referente di ambito e titolare della gestione delle attività dei patti sociali riguardanti la Valdinievole.
“I PUC sono da intendersi come attività di restituzione sociale per coloro che ricevono il beneficio del Reddito di Cittadinanza e rappresentano un’occasione di inclusione e di crescita sia per i beneficiari che per la collettività- spiega l’assessore alle politiche sociali Fiorella Grossi- i progetti partono dai bisogni della comunità, tengono conto delle competenze individuali, e possono essere attuati negli ambiti culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Stiamo lavorando da tempo ai vari progetti. La procedura di attivazione è piuttosto complessa. Ogni cittadino beneficiario del Reddito di Cittadinanza sarà tenuto ad un impegno di almeno otto ore settimanali e fino ad un massimo di sedici”.
Questo l’elenco dei 20 progetti Puc presentati dal comune di Pescia :