Sta per arrivare, come annunciano oggi i mezzi di informazione, una stangata senza precedenti per i costi energetici , con aumenti da capogiro per l’energia elettrica e il gas.
Aumenti che avevamo capito essere stati calmierati dal Governo Draghi , ma, evidentemente, fino a un certo punto.
A questo riguardo ho letto una previsione che, se fosse confermata, sarebbe davvero dirompente : a causa di questi aumenti, una famiglia media pagherà circa 1000 euro di maggiori costi per l’energia.
1000 euro è uno stipendio medio, in Italia, che quindi se ne va non per il costo complessivo, ma solo per gli aumenti. Una cifra pazzesca, dunque, in grado di fare saltare più di un bilancio familiare.
Mentre siamo preoccupati per la ricaduta economica su famiglie e imprese che avrà certamente conseguenze ancora tutte da quantificare, credo si ponga seriamente il problema dell’energia, delle fonti rinnovabili, delle utopie e delle possibili soluzioni.
A tutti piacciono le energie rinnovabili, il sole, il vento, l’acqua, le maree e i soffioni, ma poi c’è una realtà fatta di costi, di bisogni energetici e via dicendo.
In queste ore si parla molto della presenza in Italia di Greta Thunberg e credo che la sua posizione sia forse da apprezzare come scopo finale, ovvero la salvaguardia dell’ambiente, ma molto meno per le proposte e l’atteggiamento oltranzista dimostrato in ogni occasione.
Ho sinceramente apprezzato il pragmatismo del ministro alla transizione ambientale Cingolani che ha anche fatto una valutazione sulla possibilità che si possa ragionare del nucleare di ultimissima generazione, che potrebbe portare a rifiuti residuali molto ridotti e facilmente smaltibili.
Non ho le competenze tecniche per entrare nel merito, però nel mio piccolo credo che si possa fare molto anche in Toscana per ottimizzare alcuni percorsi, come quello dello smaltimento dei rifiuti.
Da tempo diciamo che continuare a dire no a tutto e contemporaneamente fare girare per il mondo i nostri rifiuti su camion che inquinano e costano moltissimo.
Una posizione piuttosto incomprensibile, visto che ci sono soluzioni amiche dell’ambiente che possono coniugare uno smaltimento dei rifiuti pulito e la generazione di una energia a disposizione di famiglie e imprese, a costi accettabili .
In questo senso ho avuto modo di dire di avere visto all’opera e apprezzato la tecnica della pirolisi e dei conseguenti pirolizzatori. Ne ho visti due , uno in Piemonte e uno a Arezzo, e mi sembra l’uovo di Colombo. Non è l’unica e sicuramente ce ne sono altrettante efficaci e possibili.
Quello che dico è: perché non approfondire gli studi e provarle seriamente?
Avendo visto gli impianti, spingerei per la pirolizzazione, ma credo che potremmo provare anche altri metodi, ma qualcosa dobbiamo fare. E’ un obbligo per noi e un impegno che dobbiamo prendere, seriamente.
Fabio Bellandi, Assessore all’ambiente del Comune di Pescia