Il 26 ottobre, alle ore 9.00, si celebrerà al Teatro Pacini di Pescia il centenario della nascita di Franco Basaglia, lo psichiatra padre della nota Legge Basaglia che sancì la chiusura dei manicomi in Italia e segnò una svolta nel mondo dell’assistenza psichiatrica. Franco Basaglia, mise in atto un approccio rivoluzionario alla malattia mentale, considerando il paziente non più un oggetto pericoloso da custodire, legare e nascondere, ma una persona da curare, con una sua storia e soprattutto con dei diritti. Il metodo innovativo di Basaglia metteva al centro della cura la persona e non più la malattia, concetto oggi che si racchiude nella parola della “Recovery” che vuol dire riaversi, riappropriarsi, riprendersi in mano la propria vita. Concetto realizzabile se nella società si creano le condizioni adatte e si costruiscono percorsi, affinché chi soffre di un disturbo mentale possa continuare a vivere la propria vita, andando a scuola, a lavoro, avendo una vita sociale ed affettiva. Tutto ciò che la malattia mentale annienta e che invece oggi è parte essenziale della cura.
L’iniziativa è stata promossa dall’associazione degli utenti Rosa Spina e da quella dei familiari Albatros, in collaborazione con la Società della Salute e l’Unità Funzionale Salute Mentale Adulti della Valdinievole, il Comune di Pescia, e gli istituti scolastici superiori, il cui contributo è stato determinante.
L’evento si aprirà con una rappresentazione teatrale messa in scena dal liceo Lorenzini dal titolo “Lanormalità”, liberamente tratta dalla commedia “Toc Toc” di Laurent Baffie. Proseguirà con un intervento del dottor D’Anza, ex primario del servizio di salute mentale della Valdinievole, che introdurrà anche uno spezzone dell’intervista a Franco Basaglia ne “I giardini di Abele” di Sergio Zavoli e un video delle interviste fatte dagli studenti dell’istituto Marchi ai pazienti dell’associazione Rosa Spina. Si completeranno gli interventi con alcune letture di poesie di Alda Merini, a cura degli studenti dell’istituto agrario Anzilotti, per chiudere con un breve intervento dell’associazione dei familiari Albatros; il tutto all’interno della cornice del Teatro Pacini, allestita per l’occasione con scenografie realizzate dai pazienti del laboratorio artistico ArtLab del Centro Mah,Boh! di Buggiano, in collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico del Sismondi-Pacinotti.
“In questa giornata- afferma Marco Riccomini, presidente dell’Associazione degli utenti della salute mentale Rosa Spina - abbiamo voluto chiamare attorno a noi l’intera comunità della Valdinievole con tutti i protagonisti che in questi anni hanno collaborato con il servizio di salute mentale, offrendo opportunità d’ inclusione e recupero a chi soffre di un disturbo mentale severo. Un ringraziamento particolare quindi alle associazioni di volontariato e agli enti del terzo settore, che hanno accolto il nostro invito e saranno con noi nella mattinata di sabato per celebrare tutti insieme Franco Basaglia. Un sentito ringraziamento vogliamo rivolgerlo agli studenti che si sono messi in gioco e si sono impegnati a fondo, aiutandoci nella preparazione di questa giornata. Grazie infine anche alle dirigenti scolastiche e alle docenti Jula Bevilacqua, Angela Feola, Stefania Berti, Jolanda Sebastio e Valentina Grazzini, che hanno reso possibile questa preziosa collaborazione con le scuole”.
“Il coinvolgimento degli studenti per noi è fondamentale - sottolinea Rita Gargiulo, presidente dell’associazione dei familiari Albatros - perché le conquiste fatte ed i passi in avanti diventino patrimonio delle future generazioni e perché non si corra il rischio di tornare indietro. I manicomi sono chiusi, ma la logica manicomiale che fa prevalere l’idea della custodia, del controllo, della paura, dello stigma, purtroppo non è ancora del tutto tramontata. Dobbiamo valorizzare le realtà virtuose, e la Valdinievole è una di queste. Per questo vogliamo ringraziare il dottor Vito D’Anza, che dal 2005 al 2023 ha guidato il servizio di salute mentale della Valdinievole, per aver dato a questo servizio una forte impronta inclusiva, finalizzata alla tutela dei pazienti e dei loro diritti.
Siamo consapevoli però che non dobbiamo abbassare la guardia: occorre vigilare affinché non si torni indietro, prima di tutto da un punto di vista culturale, ma anche di investimenti, visto che purtroppo anche in Valdinievole riscontriamo un calo di risorse sia umane (soprattutto psichiatri e psicologi) che economiche, a fronte di un numero sempre crescente di persone con disturbo mentale. Ringraziamo la SDS che ci ha affiancato nella preparazione dell’iniziativa, come anche il Comune di Pescia che, oltre ad aver collaborato con noi nell’organizzazione, ha dato il patrocinio ed ha ospitato l’evento al Teatro Pacini.”