12 aprile 2021 – 12 aprile 2025. Due date che si sono rincorse parallele come rotaie per 4 lunghi anni, per poi ricollegarsi sabato scorso, quando Emiliano Caponi, autore del libro autobiografico “LA LUNA DI NOE’… e da quassù si rivede la vita”, ha presentato il suo volume al palazzo del Palagio di Pescia, nell’ambito di un evento promosso ed organizzato dagli Assessorati alle Politiche sociali e alla Cultura-Istruzione del Comune di Pescia.
L’evento ha fatto da cornice alla donazione del ricavato delle vendite del libro al reparto di oncoematologia dell’ospedale di Pescia; un gesto di riconoscenza da parte dell’autore per le cure ricevute e di solidarietà per chi si trova a combattere la stessa battaglia. L’assegno, di ben 4.000 euro, è stato consegnato alla dottoressa Silvia Birtolo in persona, responsabile della struttura organizzativa semplice di oncoematologia di Pistoia e Pescia, accompagnata dal personale sanitario del reparto. Alla cerimonia, aperta dal Sindaco Riccardo Franchi, sono intervenute anche la dott.ssa Giuditta Niccolai, direttrice sanitaria dell’ospedale di Pescia e la dott.ssa Simona Dei, direttrice sanitaria ASL Toscana Centro. Ha infine portato i suoi saluti ringraziando il personale e l’azienda sanitaria, il consigliere regionale Marco Niccolai.
La storia ha inizio nell’agosto 2020, quando ad Emiliano Caponi viene diagnosticato un linfoma mantellare in fase già avanzata. Da lì il suo lungo percorso insieme alla malattia, fatto di chemioterapie e lunghissimi ricoveri ospedalieri, per un viaggio attraversato da “giorni fatti di Fede, speranza e cure”, parole che sono diventate il suo mantra. Ed è dopo questi lunghi e combattivi mesi che Caponi arriva al 12 aprile 2021 quando, grazie alla remissione del linfoma, effettua al Centro Trapianti Midollo Osseo di Firenze il trapianto di cellule staminali. Passaggio questo da lui stesso considerato “la sua rinascita alla vita”.
Concluso il percorso, decide di scrivere qualcosa per sé, che alla fine diviene un qualcosa per gli altri, racchiudendo la sua esperienza in un libro che è una testimonianza fedele e reale di tutto quello che ha affrontato, sofferto, ma soprattutto superato. Il messaggio che traspare dalla lettura è di assoluta speranza, “è di vita e mai morte, di luce e mai buio”: 12 aprile 2021 – 12 aprile 2025. Due date ricongiunte come in una perfetta sceneggiatura, a chiudere un metaforico cerchio al cui interno è passata la rinascita alla vita, con il sigillo finale avvenuto appunto con la consegna del ricavato delle vendite che cade esattamente 4 anni dopo il trapianto. Una coincidenza non casuale, secondo l’autore, che conclude l’incontro indirizzando il suo principale messaggio a chi lotta ogni giorno contro la malattia: “con queste tre parole, Fede, Speranza e Cure, anche le situazioni impossibili possono diventare possibili”.