La Sezione di Archivio di Stato di Pescia, istituita come Sottosezione ha accolto inizialmente la documentazione dell'archivio storico comunale e degli antichi archivi giudiziari che avevano sede in Pescia, in precedenza conservati dal Comune presso la Biblioteca civica.
A questo primo nucleo si sono aggiunti gli archivi di altri enti ed uffici della Valdinievole:
importanti soprattutto l'archivio storico dell'ospedale dei SS. Cosma e Damiano comprendente, oltre alle scritture proprie dell'ente, anche le carte delle corporazioni e compagnie religiose della diocesi di Pescia;
gli archivi delle podesterie, poi preture di Buggiano e Monsummano trasferite dall'Archivio di Stato di Pistoia; l'archivio storico di Vellano, comune soppresso nel 1928 e aggregato a quello di Pescia;
i registri del catasto fabbricati e del nuovo catasto terreni versati dal locale Ufficio delle imposte dirette;
l'archivio dello storico ed economista ginevrino JeanCharles-Leonard Simonde de Sismondi, ricco di lettere e manoscritti appartenuto al famoso illuminista.
Nel frattempo il comune di Pescia ha provveduto ad ampliare il proprio deposito documentario, aggiungendo la parte postunitaria dell'archivio fino al 1966 e le carte più antiche escluse dal deposito iniziale, tranne le pergamene, mentre l'acquisizione di altri nuclei documentari di rilievo, ancorché di piccole dimensioni, ha arricchito ulteriormente il patrimonio dell'Istituto che adesso, con circa 15.000 pezzi disposti su quasi 1.500 metri di scaffalature, copre in maniera significativa la storia di Pescia e della Valdinievole dal XIV alla metà di quest'ultimo secolo.
L'Archivio di Stato è situato nell'ex palazzo del Fascio nella piazza XX settembre vicino alla centrale piazza Mazzini.
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