L'amministrazione comunale replica al Consorzio Torrente Pescia
Dopo una giornata (mercoledi 10 Luglio) di intenso cattivo odore, da qualche giorno i cittadini di Veneri e del territorio circostante respirano un'aria senz'altro migliore.
Sicuramente il problema sollevato pubblicamente dal sindaco di Pescia Oreste Giurlani, che aveva ricevuto diverse segnalazioni, a partire da quella del consigliere comunale Ezio Bonini, sui cattivi odori che fino dalle prime ore della giornata di martedi si sono espansi nella zona di Veneri, ha decisamente contribuito alla soluzione del problema.
"Abbiamo subito scritto ai soggetti competenti e , per conoscenza, agli organi sanitari perché, anche dopo un sopralluogo nella zona che inequivocabilmente ha evidenziato i cattivi odori e quindi la situazione preoccupante, era un problema da risolvere- dice il sindaco Oreste Giurlani-. Ci fa piacere che sia stato eliminato il cattivo odore e quindi il disagio, anche se ho letto delle affermazioni piuttosto particolari da chi gestisce la struttura. Per quanto riguarda il depuratore di Veneri ricordo solo che da decenni viene gestito da Coad e Consorzio Torrente Pescia, organismi che, almeno a me, non hanno mai fatto presente alcuna necessità di intervento straordinario da parte del comune".
Dal punto di vista amministrativo, l'impianto è di proprietà del Coad, consorzio in liquidazione e serve pressochè integralmente alla depurazione degli scarichi provenienti dalle cartiere che hanno ogni interesse a mantenere un corretto ciclo produttivo rispettoso anche delle norme ambientali.
"Nell' intervento del presidente del Consorzio Torrente Pescia Leonello Benedetti si contesta impropriamente la mia presa di posizione, come se non fosse mio preciso dovere salvaguardare la salute dei cittadini. Inoltre ricordo- continua e conclude Oreste Giurlani- che gli introiti a cui si fa riferimento, che percepisce anche il comune di Villa Basilica, corrispondono al rispetto di norme di legge. Allo stesso modo i cittadini sono tenuti a corrispondere le tariffe al gestore del servizio idrico integrato.
Resta inteso ,ed è un imperativo categorico, che il comune ha il dovere di tutelare la salute e il benessere dei cittadini e continuerà a farlo ogni qual volta sia necessario".