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Il comune di Pescia ricorda i pesciatini caduti sul lavoro all'estero.

Fra di loro gli scalpellini della Valleriana.

 

Per la prima volta, il comune di Pescia ha ricordato le vittime del lavoro italiano nel mondo, ricorrenza istituita da qualche anno nel giorno della tragedia di Marcinelle, dove morirono 136 italiani in miniera.

Lo ha fatto facendo una diretta facebook sulla pagina del sindaco Oreste Giurlani, un sistema ormai ben conosciuto dai cittadini, visto il clamoroso successo in termini di contatti dall'ultima iniziativa di questo tipo, l'inaugurazione dell'Uso di Sotto.

Lo stesso sindaco Giurlani, il vicesindaco Guja Guidi e lo storico locale Emanuele Cutsodontis hanno parlato della giornata del "Sacrificio del lavoro italiano nel mondo", delle implicazioni attuali del mercato del lavoro, dell'emigrazione professionale attuale e delle prospettive attuali e future, oltre che di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Cutsodontis ha ricordato l'emigrazione di massa degli scalpellini della Valleriana verso diverse parti del mondo e Giurlani ha preso l'impegno di suscitare ricerche scolastiche e studi su questo tema, istituzionalizzando anche per Pescia la ricorrenza.


 

 
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