Dopo la rapida distribuzione della prima tranche di 407 buoni spesa, arriva ora anche la seconda serie, per le 189 domande che erano risultate incomplete.
Dopo le integrazioni richieste, il grande lavoro degli uffici comunali e la volontà di sindaco e giunta di aiutare chi aveva richiesto questi contributi hanno determinato questo secondo giro di consegne, utilizzando i pullmini scolastici e la protezione civile, direttamente alle famiglie, per evitare che debbano uscire da casa.
Come detto, le integrazioni delle domande dei buoni spesa, che sono state appunto "recuperate", sono state 189 per un totale di 40.700,00 così suddivise:
- 82 buoni da 150,00 per un totale di 12.300,00
- 74 buoni da 250,00 per un totale di 18.500,00
- 33 buoni da 300,00 per un totale di 9.900,00
Questo importo deve essere sommato a quello della precedente tranche, distribuita prima di Pasqua, che era di 88.050,00 quindi il totale dei buoni spesa erogati alla popolazione di Pescia ad oggi ammonta alla cifra complessiva di 128.750,00 euro.
Insieme a questo provvedimento, l'amministrazione comunale di Pescia ha anche prorogato il regime di gratuità dei parcheggi negli stalli blu dell'intero territorio comunale, a parte la situazione di quelli dell'ospedale, che non dipendono ancora dal comune, per le note vicende, che sono rimasti con gli stessi costi di sempre, senza alcuna modifica anche in presenza del coronavirus. Parcheggiare a Pescia non costerà nulla almeno fino al 4 maggio, ma potrebbe essere prorogato ulteriormente. Gli abbonamenti verranno prorogati a loro volta per salvaguardare i loro sottoscrittori, che non perderanno alcun valore economico.
"Sono felice di avere rispettato anche questo impegno, grazie anche a una veloce analisi da parte degli uffici che ha permesso di recuperare le 189 domande rimaste sospese. - sostiene il sindaco Oreste Giurlani - . Per quanto riguarda i parcheggi, la proroga era scontata e il linea con quanto abbiamo fatto fino a ora, pensando anche agli abbonati. Dispiace rilevare l'anomalia di quelli dell'ospedale, ma ormai i cittadini non hanno bisogno di altre prove per comprendere chi opera in loro favore e chi persegue altri fini".